Main container

Nuove molecole per la rigenerazione tissutale ossea

Fase brevettuale
ESTERO
Italia
Titolarità

50% Istituto Ortopedico Rizzoli; 50% Università degli Studi di Pisa

Numero di priorità
MI2014A001919

Contatti

Descrizione

Nuove molecole la rigenerazione ossea

INTRODUZIONE

L’osteoporosi rappresenta una delle principali cause di disabilità e di morbidità al mondo. Tra le molte cause di osteoporosi, la caduta dei livelli fisiologici di estrogeni che occorre nel post-menopausa, rimane quella più frequente; a tutt’oggi, l’approccio farmacologico di gran lunga prevalente nella prevenzione e nella cura della fragilità ossea indotta da osteoporosi è rappresentato dal trattamento con farmaci inibitori del riassorbimento osseo, la funzione cui sono deputati gli osteoclasti. La famiglia di farmaci di maggiore successo in questa categoria è quella dei bisfosfonati, sviluppati in fasi successive come analoghi chimici dei pirofosfati, noti inibitori della mineralizzazione.

Immagine esempio di Osteoporosi


Il solfuro di idrogeno (H2S) è una molecola gassosa nota storicamente come agente tossico. Tuttavia, negli ultimi anni è stato evidenziato un importante ruolo biologico dell’H2S che, prodotto fisiologicamente dalle cellule in minime quantità, svolge la funzione di gas-trasmettitore, al pari di molecole più lungamente studiate come l’ossido nitrico o l’ossido di carbonio. In particolare, esperimenti preliminari hanno suggerito che H2S eserciti una funzione di stimolo sulle cellule mesenchimali staminali (MSC), i precursori degli osteoblasti, inducendo un aumento della deposizione di nuova matrice minerale ossea.

Immagine Brevetto "Nuove molecole per la rigenerazione tissutale ossea"

CARATTERISTICHE TECNICHE

Sulla base di queste premesse, è stata messa a punto di una nuova classe di molecole che agiscono come farmaci ibridi, in grado cioè di unire le proprietà di un noto farmaco per l’osteoporosi, l’Alendronato, con quelle di un gruppo funzionale in grado di rilasciare H2S. Le molecole oggetto dell’invenzione si inseriscono pertanto entro questa pressante esigenza clinica, cioè l’esigenza di mettere a punto nuovi farmaci in grado di stimolare i meccanismi fisiologici del turnover osseo anziché inibirli e quindi utili nel trattamento dell’osteoporosi. Le molecole dell’invenzione nascono quindi con l’intento di accoppiare una funzione anti-catabolica dell’Alendronato (espressa dai gruppi pirofosfato) con una anabolica espressa dall’H2S.

POSSIBILI APPLICAZIONI

•    Trattamento osteoporosi
•    Rallentamento riassorbimento osseo

VANTAGGI

•    Farmaco con doppio bersaglio farmacologico;
•    Oltre a bloccare il riassorbimento, dovrebbe stimolare anche il deposito di nuovo calcio.
 

Inventori

Ti potrebbe interessare anche

Brevetto
Dispositivo robotico per la mobilizzazione assistita e recupero funzionale mirato/selettivo dell'articolazione tibiotarsica
Il Brevetto ancora non è ancora uscito dal periodo di segretezza. Non è ancora possibile pubblicare informazioni più dettagliate. Per informazioni contattare il Technology Transfer Office.Descrizione dell’invenzione:L’invenzione affronta i limiti degli approcci manuali o dei dispositivi riabilitativi esistenti, che spesso non riescono a mobilizzare selettivamente l’articolazione tibiotarsica. Questo limita l’efficacia della riabilitazione e la capacità di monitorare con precisione i progressi del paziente.L’invenzione riguarda un dispositivo innovativo progettato per la mobilizzazione assistita automatizzata e il recupero funzionale selettivo dell’articolazione tibiotarsica. Questo strumento si propone di accelerare il recupero post-operatorio o post-traumatico, con particolare attenzione ai pazienti sottoposti a interventi di sostituzione protesica della caviglia o che hanno subito traumi significativi.Il dispositivo si distingue per la capacità di concentrare il movimento sull’articolazione della caviglia, evitando il coinvolgimento indesiderato del complesso articolare del medio piede. Utilizza un sistema di supporto personalizzabile che garantisce un’elevata sicurezza e comfort per il paziente. 
Leggi tutto
Brevetto
Protesi vertebrale
Il Brevetto ancora non è ancora uscito dal periodo di segretezza. Non è ancora possibile pubblicare informazioni più dettagliate. Per informazioni contattare il Technology Transfer Office.La presente invenzione riguarda una protesi vertebrale innovativa, progettata per il supporto e il recupero della funzionalità biomeccanica in condizioni di compromissione strutturale. L’obiettivo è fornire una soluzione avanzata che consenta stabilità e, al contempo, una certa mobilità controllata, superando i limiti delle tecnologie esistenti.Il dispositivo si caratterizza per una configurazione ottimizzata, pensata per migliorare l’integrazione con le strutture circostanti e semplificare il processo di impianto. Sono stati adottati accorgimenti progettuali che riducono il numero di componenti, garantendo un’elevata affidabilità e un intervento meno invasivo.L’invenzione rappresenta un passo avanti significativo nel settore, offrendo un approccio più efficace per il recupero funzionale e il miglioramento della qualità della vita di pazienti con esigenze specifiche. 
Leggi tutto
Brevetto
Dispositivo di interfaccia per il recupero delle capacità motorie e relativo metodo di funzionamento
La presente invenzione riguarda un dispositivo innovativo finalizzato al recupero delle capacità motorie in pazienti con lesioni del midollo spinale o del sistema nervoso periferico. Il dispositivo è un’interfaccia neurale avanzata che collega direttamente la corteccia motoria del paziente alla muscolatura, bypassando il sistema nervoso lesionato mediante tecnologia wireless e intelligenza artificiale. Composto da sensori corticali, un’unità di decodifica e uno o più elettrostimolatori muscolari, il sistema permette di ripristinare i movimenti volontari attraverso la rilevazione dei segnali elettrici cerebrali, la loro elaborazione e la stimolazione dei muscoli bersaglio.Il dispositivo consente una riabilitazione motoria altamente personalizzata, superando le limitazioni delle tecnologie esistenti che non riescono a bypassare efficacemente il sistema nervoso lesionato. L’innovazione risiede nella capacità di sfruttare una connessione wireless diretta tra il cervello e i muscoli, assicurando una stimolazione precisa e selettiva dei muscoli desiderati, senza coinvolgere aree non interessate. La possibilità di utilizzare sensori impiantabili a lungo termine, realizzati con materiali biocompatibili, migliora l’efficacia nei casi più complessi, garantendo una maggiore precisione nel rilevamento dei segnali. 
Leggi tutto